L’Archivio del Caos

Un’altra modalità operativa dell’archivio del caos è quella di creare una situazione in cui persone diverse sono invitate a contribuire alla creazione dell’archivio stesso fornendo materiale a loro scelta o su un tema indicato da Galletta. Nell’ottobre2006 al museo di arte contemporanea di Villa Croce a Genova il pubblico era stato invitato a presentarsi all’happening La tavola di San Giorgio con una foto di famiglia che veniva poi incollata su un tavolo da ping pong. L’opera finale è rimasta nella collezione del museo. Il 31 maggio 2007 al Teatro della Tosse in occasione del cd e dello spettacolo di Gian Piero Alloisio Marilyn, Galletta ha chiesto al pubblico presentarsi con materiale di qualsiasi tipo riferito agli anni Settanta (foto, documenti, ritagli, volantini, tutto naturalmente in copia, ma anche pensieri scritti per l’occasione) per dare vita all’opera Archivio del caos, i Settanta. Il risultato di questo lavoro collettivo è stato poi presentato il 2 settembre 2007 al museo di Villa Croce nel corso di un altro happening a cui hanno preso parte Alloisio, Gianni Martini, il coroDaneo e il gruppo Tuono che ha girato un video dal titolo Dov’eri nel settembre 1977.
Una volta trasferito sul supporto il materiale non tornerà più nei faldoni ma avrà trovato una nuova dimensione, come sezione o capitolo dell’Archivio del caos. È quello che è accaduto alla casa-museo Asger Jorn di Albissola Marina in occasione della mostra di Giuliano Galletta Archivio del caos e e memoria dellI.S. dove l’artista ha esposto (oltre a lavori storici e a due ambientazioni inedite) fotocopie di documenti relativi all’Internazionale Situazionista. L’archivio del caos è un work in progress dell’artista Giuliano Galletta che consiste nel raccogliere in appositi faldoni materiale vario (foto,manoscritti, ritagli, depliant, inviti, piccoli cataloghi, libretti, cartoline, lettere, locandine, manifesti) in modo del tutto casuale, un disordine organizzato in uno spazio prestabilito come lo stesso Galletta ha definito il suo lavoro sin dagli anni Settanta. Ciò non esclude però che i faldoni siano dedicati ad argomenti specifici di cui Galletta si è interessato nel corso degli anni (Muhammed Ali, i cosmonauti sovietici, le lottatrici di wrestling, Buster Keaton). Larchivio del caos viene all’occasione esposto al pubblico con una piccola performance che consiste nell’estrarre il materiale cartaceo dai faldoni e incollarlo su supporti diversi (legno,cartone, plexiglas, album., quaderni, tela, iuta, vetro) di volta in volta.